In “Devo Solo Attrezzarmi” abbiamo lasciato Irene e Marco in Sardegna, con una relazione rotta e un bacio mai dato. Saranno riusciti a recuperare? La domanda rimane in sospeso, e all’inizio del secondo libro troviamo lei in partenza per la Francia con il suo nuovo ragazzo, conosciuto alla facoltà di Giurisprudenza (sì, alla fine ce l’ha fatta!) e lui in attesa di un volo per l’Etiopia, dove lo aspetta un’esperienza di volontariato. Proprio in Etiopia Marco conosce Hanna, ragazza inglese con la quale scatta subito una particolare alchimia, e inizia una relazione. Ma arriva il momento di ripartire, lei per Brighton, Inghilterra, e lui per Parigi, dove, dopo il divorzio dei genitori, si è trasferito con il padre e la sua nuova compagna… Che coincidenza, la stessa città di Irene! (E andando avanti nella lettura le coincidenze non si fermeranno qui!) Nel frattempo lei ha rotto con Giovanni, il suo ragazzo, e per entrambi gli “spettri del passato” si riaffacciano al presente… per lui quando si rende conto che i sentimenti che prova verso Hanna sono in realtà una “proiezione” dell’amore mai spentosi per Irene, e per lei sotto forma di misteriose cartoline, provenienti dalla Francia e… dall’Etiopia, ma tutte affrancate con francobolli sardi!
Sullo sfondo, sempre la vecchia, scomoda “amica” dislessia, che entrambi hanno imparato ad affrontare, Irene iscrivendosi all’università e Marco completando le superiori in Francia, costretto ad imparare in breve tempo una lingua a lui del tutto nuova (che impresa!)
Non anticipo altro, per non rovinare la sorpresa, dico solo che questo “Devo solo attrezzarmi 2” è se possibile anche più divertente del primo libro, e beneficia di una scrittura certo più matura. Buona lettura!
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