“Tutto quello che avreste voluto sapere sui DSA e avete osato chiedere. I ragazzi di My Story rispondono alle vostre domande” è il titolo del libro, ma avrebbe potuto essere tranquillamente “tutto ciò che avreste sempre voluto sapere sulla dislessia e non avete mai osato chiedere”. Molte sono le tematiche affrontate, molte le domande, diverse e plurali le risposte: e non potrebbe essere altrimenti, considerato che non esiste un’unica dislessia, ma tante dislessie quanti sono i dislessici. A poco a poco, mentre ci si addentra nella lettura, si prende familiarità con le diverse voci, che almeno una cosa hanno in comune: appartengono a persone, ragazze e ragazzi, che ce l’hanno fatta. Che a dispetto della loro scomoda “compagna di viaggio” e di tutti gli ostacoli che si sono trovati davanti hanno superato lo scoglio degli anni scolari per approdare all’Università e andare anche oltre. Da qui la voglia di “mettere in comune” la loro esperienza, perché possa farne tesoro chi oggi si confronta con le loro stesse difficoltà.
Nessuna tematica viene risparmiata, le domande partono dalle più impegnative, come quelle riguardanti il rapporto con i pari, il bullismo o l’uso degli strumenti compensativi, a quelle più pratiche (ad esempio come fare fronte alla disorganizzazione che contraddistingue spesso i dislessici) per arrivare alle più bizzarre (la dislessia comporta problemi sessuali?) o buffe e curiose (si possono vincere premi nobel nel settore? Anche i gatti possono essere dislessici?)…
Perché se certamente negli ultimi anni la consapevolezza in materia di DSA è aumentata, resta importante che le esperienze “di chi c’è passato” non vadano disperse, ma siano messe a disposizione delle ragazze e dei ragazzi dislessici che con il mondo della scuola si confrontano nel presente. E il progetto “My Story” del Gruppo Giovani dell’Associazione Italiana Dislessia da cui questo libro prende origine va proprio in questo senso.