L’Associazione C.R.E.T.E. di arteterapia, Centro Ricerche Europeo Terapia Espressiva, è stata fondata nel 1991 a Firenze da Anne Denner e da Liana Malavasi con la finalità di formare in Arteterapia secondo il Metodo Anne Denner. È una delle Scuole italiane di formazione accreditate dall’Apiart (Associazione Professionale Italiana Arte Terapeuti). Dal 2012 è Associazione di Promozione Sociale affiliata all’Arci.
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Svirgole – Quaderni di arteterapia n. 1
I quaderni di arteterapia si rivolgono a chi sia interessato a conoscere il modo particolare di fare arteterapia elaborato da Anne Denner a Parigi negli anni Sessanta, ma ancora attualissimo.
Questi quaderni vogliono diffondere il metodo attraverso approfondimenti teorici sui vari suoi aspetti, esperienze pratiche di arteterapia in setting individuali e gruppali, progetti non strettamente arteterapeutici, scritti attinenti ad aree limitrofe (filosofia, storia dell’arte ecc.) che arricchiscano il linguaggio dell’arteterapia.
Il primo numero è dedicato a
Mappe
a cura di
Lucilla Carucci e Ilaria Innocenti
Paola Becucci, Alessandro Fantechi, Tano Giuffrida,
Giuseppe Grattacaso, Ilaria Innocenti, Elena Turchi
Perché in una rivista di arteterapia si parla di una mostra?
“Mostrare”, all’interno dei nostri atelier, è il primo atto di fiducia nei confronti dell’altro, dell’arterapeuta. Ma ogni mostra è un confronto: per l’autore, con il suo vissuto fatto immagine, per l’opera, oggetto autonomo che si sottopone allo sguardo dell’altro cercando di entrare in comunicazione.
Quando Elisabetta Olobardi, ormai un anno fa, ci offrì di fare una mostra negli spazi di LibriLiberi (spazio affettivamente significativo), proponemmo opere riconducibili al tema delle MAPPE, a noi caro. Ma dato il tema, quanto mai vasto e affascinante, di cui chiaramente davamo una nostra lettura, pensammo subito di voler uscire dal mondo degli addetti ai lavori, a partire dalla presentazione, richiedendola non ad un critico d’arte ma ad un poeta che aveva scritto su quel tema, Giuseppe Grattacaso.
Da lì, abbiamo pensato di confrontarci con altri linguaggi ancora.
E, quasi casualmente, anche se nulla avviene per caso, abbiamo scoperto che Alessandro Fantechi e Elena Turchi, Isole Comprese Teatro, stavano lavorando con rifugiati politici nello spazio-teatro di LibriLiberi, sullo stesso tema.
E poi Ilaria Innocenti, interessata alle geografie della mente, al loro strutturarsi e alla fenomenologia del loro continuo perdersi e ritrovarsi in relazione all’identità individuale e all’atto creativo.
Ci piaceva che ognuno di loro parlasse con il proprio linguaggio: con il corpo in azione, con la poesia, con la fotografia, con le immagini…
Abbiamo costruito e vissuto insieme questa esperienza che Paola Becucci ha documentato restituendone la sua visione fotografica.
Ilaria Innocenti
Introduzione
Lucilla Carucci, Tano Giuffrida
Perché una mostra?
Giuseppe Grattacaso
Rendere visibile il mondo
Alessandro Fantechi, Elena Turchi
“Isole comprese teatro”
La dimensione ri-creativa dell’arte
Giuseppe Grattacaso
Il disegno del mondo
Ilaria Innocenti
Geografie immaginate
Notizie biografiche
Paola Becucci
ha curato l’itinerario fotografico della mostra “Mappe” (tenutasi a Libri Liberi nel 2017)
che e` il filo conduttore di questo quaderno.
“Sono arrivata a Libri Liberi che piovigginava, insistentemente, per il primo dei cinque giorni in cui la mostra Mappe ha ospitato il teatro, la poesia, la musica e la fotografia al calore degli scaffali pieni di libri. Una bella avventura. Spero che le immagini possano aiutare a far sentire la ricchezza dell’incontro”. (Paola Becucci)
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