La Battaglia di Firenze. Agosto 1944

«Ora si può cominciare a capire, via via che la storia s’ordina nella lontananza, quello che avvenne a Firenze un anno fa, e che forse l’Italia non ha saputo: una battaglia. Non il duello d’artiglierie combattuto a distanza dai colli contrapposti, tra alleati e tedeschi, ma gli scontri ravvicinati entro le mura, ad armi corte, a corpo corpo, tra fiorentini e predoni».
Piero Calamandrei, La battaglia di Firenze, «Il Ponte», agosto 1945

Firenze fu la prima città, tra quelle che gli Alleati incontrarono nella loro risalita lungo l’Italia, che, mentre dava il via all’insurrezione, nominava, all’alba dell’11 agosto 1944, il proprio governo. Risultato questo del lungo lavoro di preparazione svolto dal CTLN composto da tutte le forze antifasciste, dai comunisti ai liberali.
L’11 agosto celebra la vittoria politica della Resistenza fiorentina, ma questa non deve essere confusa con la vittoria militare. I tedeschi non rinunciarono così presto alla loro conquista. Per tutto il mese d’agosto continuarono, strada per strada, i combattimenti. Avanzate e ritirate, morti e feriti, lentamente allentarono la morsa in cui era stretta Firenze e spinsero il fronte dal corso dell’Arno alla cerchia dei viali e poi oltre, fino a espellere completamente gli invasori.