Esperienze di didattica inclusiva per le lingue straniere
Il mondo della dislessia trabocca di studenti con un percorso scolastico pieno di insuccessi e di abbandoni spesso anche molto precoci.
L’apprendimento delle lingue straniere, in particolare, è uno dei maggiori elementi di emarginazione per i ragazzi con DSA.
L’Associazione Italiana Dislessia ha realizzato un’esperienza che può fare da modello e ispirazione per i docenti di lingue straniere nell’attività di insegnamento che svolgono quotidianamente. Obiettivo: lo sviluppo di una metodologia che non crei emarginazioni e che promuova un diverso percorso formativo per tutti.
La sperimentazione, condotta con la supervisione scientifica del gruppo di ricerca DEAL (Differenze Evolutive e Accessibilità nell’Apprendimento/insegnamento Linguistico) dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, ha coinvolto sette classi di scuole secondarie di primo e secondo grado per un totale di 150 alunni.
Questo libro riporta la descrizione di ciò che è stato ottenuto dai docenti e dai loro studenti in un percorso difficile e faticoso, realizzato perché gli insegnanti si sono messi in gioco e, accompagnati in classe da specialisti del settore, hanno saputo realizzare una didattica realmente accessibile e inclusiva.
Le esperienze legate alla sperimentazione operata dagli insegnanti di lingue straniere di scuole secondarie di I e II grado, con il sostegno di AID e la supervisione dell’Università Ca’ Foscari, per raggiungere l’obiettivo di promuovere una metodologia didattica davvero efficace per tutti i ragazzi.
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