Agostino Vieri nasce nel 1911 a Greve in Chianti, dove il padre, Fornaretto, dirige il settimanale «Il Chianti». Trascorre un’infanzia immerso nella natura della campagna. Frequenta a Siena le scuole superiori e si laurea a Firenze in Scienze Economiche e in Scienze Politiche. Nel 1937 pubblica con La Nuova Italia il libro di racconti …Tra ugioli e barugioli… e si afferma in un concorso nazionale di poesia con la giuria di Marinetti, Folgore e Govoni. Le sue liriche, a parte poche eccezioni, vedranno la luce solo postume (L’Orchestra del Silenzio, Firenze, Nardini, 1985). Muore a Firenze nel 1983.
La panchina della miseria e altri racconti
Il mondo degli ultimi, dei reietti, di chi vive ai margini della società è la scelta tematica fondante anche di questa seconda raccolta di prose che Agostino Vieri scrisse tra il 1938 e il 1983. Se nel suo primo libro (…Tra ugioli e barugioli…, 1937) l’espressionismo alla Viani si avvaleva di una scrittura fortemente cromatica con un ritmo serrato e lampeggiante, qui la prosa si fa ampia, cambiano i tagli di luce e le inquadrature con cui l’autore esplora le emozioni di chi vive sul confine, lungo il limite. Eccezionale l’originalità lessicale del linguaggio che è sempre potente, magmatico, metaforico.
La raccolta, che è curata dal figlio Fornaretto Vieri, poeta e letterato, è anche un omaggio affettuoso alla storia familiare.
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