A cura di Enrica Panizzi e Enrico Rialti
Vorrei star bene a scuola
«Lo star bene a scuola non è mica solo degli alunni… è anche degli
insegnanti, delle famiglie. Chi sta bene può far star bene anche gli altri».
«Per imparare bene bisogna stare bene. E il benessere va “costruito”. Per questo ci preme e riteniamo importante il metodo… parlare di metodo ci rimanda un’immagine di studente come “costruttore attivo del proprio benessere”».
«Un insieme di concezioni culturali aprono, oggi, un orizzonte nuovo: pur riconoscendo che esistono avversità e sfide in grado di interferire in vario modo con lo sviluppo… l’organizzazione sociale, l’organizzazione scolastica e sanitaria possono essere in grado di sviluppare azioni sinergiche. In questo orizzonte i giovani fioriscono e si pongono il problema di come “prendersi cura della loro comunità”».
Queste sono alcune delle voci del convegno “Vorrei star bene a scuola” (organizzato dall’Associazione Culturale Libri Liberi e dall’Associazione Italiana Dislessia) che si è svolto a Firenze nel Gennaio 2014. Sono le voci della scuola che vuole cambiare, che vuole costruire una nuova didattica e comincia a ritessere i fili in un progetto di ricerca collettivo che unisce studenti, docenti, specialisti e genitori e che riparte dalla qualità della vita.
Il libro propone, oltre alle relazioni scientifiche, la concretezza delle esperienze, delle proposte, delle idee che nascono in quel grande laboratorio che è, oggi, la nostra scuola.
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